"La verita' e' nella bellezza" (truth is in beauty), book review of Silvestri's Sapienza Antica Arte Contemporanea (Claudiana, 2023) written by Claudia Caneva (Aesthetics professor at Lateranense University) for the Italian edition of the Vatican daily Osservatore Romano , 15 June 2023.
Un libro di arte e religioni di Marcello Silvestri - La verità è nella bellezza
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15 giugno 2023
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Marcello Silvestri è nato a Castel d’Azzano nel 1945. Pittore e scultore, amante della musica, con il coraggio dell’avventura è un artista del nostro tempo anche se mai ad esso omologato. La sua formazione spazia tra la filosofia, la teologia, la comunicazione. Forte è l’impegno nel sociale di Silvestri che nel meditare sulla condizione umana e le inquietudini del mondo globalizzato sembra aver fatto sue le parole del discorso per l’Incontro con i rappresentati delle Chiese e delle comunità ecclesiali e di altre religioni del 2013 di Papa Francesco che ha individuato nella bellezza un luogo di un sentire comune, di una vicinanza con tutti coloro che, pur non riconoscendosi appartenenti ad alcuna tradizione religiosa, si sentono tuttavia alla ricerca della verità, della bontà e della bellezza. L’artista, infatti, di formazione cattolica, con le sue opere, ha instaurato rapporti di profondo dialogo spirituale e amicizia con teologi e pastori protestanti e ha realizzato progetti artistici dedicati all’ecologia, alla custodia del creato, allo sviluppo sostenibile, alla pace e ai conflitti. Nei documenti del Magistero, più volte, si parla di bellezza come cifra del mistero, richiamo al
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trascendente, riverbero dello Spirito di Dio, porta verso l’infinito che apre gli animi al senso dell’eterno dove lo stupore si fa contemplazione, e da sempre si riconosce al mondo dell’arte di avere una peculiare relazione con essa e con i contenuti della riflessione teologica.
Anche l’arte “pensa” e la relazione fra arte e la riflessione teologica è data dal comune riferimento al pensiero, pensare per via di bellezza e sentimento, Dio.
Seppur Paolo Ricca nell’introduzione parla di una trascendenza senza Dio, in un mondo nel quale la secolarizzazione non rappresenta più la categoria di interpretazione della realtà contemporanea e nuove e inedite modalità del religioso emergono, Silvestri rientra a pieno titolo fra quegli artisti di cui ha bisogno la Chiesa oggi, che sanno travasare il mondo invisibile in formule accessibili, intelligibili, di carpire dalla parola i suoi tesori e rivestirli di colori, di forme, di accessibilità.
La meditazione di Silvestri trae ispirazione dalla spiritualità e dal simbolismo della tradizione ebraico-cristiana è espressione del tempo, ma anche rivelazione. La vera genesi è, infatti, l’uomo che lavora, crea, trasforma e va oltre, un’ermeneutica della speranza che chiede all’uomo di non rassegnarsi, ma di “gettarsi attivamente” nel presente. Il volere artistico di Silvestri, in realtà, è espressione della storia dell’uomo che va incontro a se stesso, è capacità profetica capace di cogliere l’insopprimibile ricerca di senso.
La volontà morale dell’arte, infatti, è quella in grado di rivelare “l’altro grado della realtà” ove il soprasensibile entra nell’azione, annuncia desideri di cambiamento e permette di sperare: «l’artista legge per ricevere un’emozione che nella sua immaginazione diventa luce, colore, immagine, quindi, quadro e opera d’arte, prima l’energia diventa luce colore e forma e solo dopo l’artista si chiede il perché, il come dell’opera. Nell’opera d’arte il simbolo rimane simbolo ancora capace, però, di rimandare alla realtà e, quindi, alla comprensione non solo del dipinto, ma anche del testo» (pag. 130).
E come afferma ancora Ricca: «non c’è nulla di meglio per capire ed apprezzare un’opera d’arte di qualunque tipo [...] che essere guidati dall’autore che ci spieghi che cosa voleva fare e dire con quel suo lavoro, quale movente lo ha indotto a compierlo e quale finalità intendeva con esso perseguire» (pag. 9). In Sapienza antica arte contemporanea (Editrice Claudiana, Torino 2023, pagine 135, euro 24.50) Silvestri vuole farci partecipi dell’atto di creazione introducendoci nel laboratorio della sua interiorità rappresentato da questa «energia che scaturisce dall’ascolto della parola» (pag. 9), emozione che si trasforma in materia colore architettura degli spazi, per mostrare la sua preziosa valenza contemporanea, una mistica del viaggio e del tempo. L’artista stesso scrive nel commento all’ultima tavola: «un percorso su sentieri a noi ignoti che allarga e allunga lo sguardo su orizzonti inattesi, che allargano il pensiero e l’anima verso nuove conoscenze» (pag. 127).
Il volume comprende 54 tavole commentate dallo stesso autore con un’ampia introduzione che esplora il significato dell’arte pittorica e illustra varie opere. Chiude il testo una postfazione del pastore Italo Benedetti su Arte e Bibbia. Il testo ha «come destinatario ideale non l’uomo più o meno cristianizzato o cristianizzato, bensì l’uomo tout court, la creatura umana senza aggettivi, che Dio ha creato a sua immagine e che ama e cerca e chiama con l’antica domanda: Uomo dove sei? Genesi, 3, 9» (pag. 18). di CLAUDIA CANEVA
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L'Osservatore Romano |