Recensione della mostra "sacra. ecologia dentro", dell'artista Marcello Silvestri, redatta da Gianleonardo Latini per l'iniziativa Moto della Mente , 15 maggio 2025, http://www.motodellamente.eu/category/arte/mostre-arte/

Nel cuore della Maremma, terra amata e vissuta dall’artista Marcello Silvestri, prende vita una mostra che intreccia il sacro con l’urgenza ecologica, offrendo un percorso artistico di profonda introspezione.
Sacra. Ecologia dentro, personale dell’artista veronese d’origine e tarquiniese d’adozione, dopo l’esposizione all’Auditorium San Pancrazio, si sposterà al Museo della Ceramica – Palazzo dei Priori, dove resterà aperta dal 16 maggio al 15 giugno 2025.
Promossa dalla Società Tarquiniense d’Arte e Storia, con la cura della regista Lia Beltrami e il contributo critico di Gianluca Marziani, la mostra si configura come un evento di rilievo nel panorama culturale nazionale e internazionale. Non solo per il suo valore artistico, ma per il profondo significato spirituale e sociale che la attraversa.
Un dialogo tra arte, fede e cambiamento climatico
In occasione del Giubileo 2025 – Pellegrini di Speranza, Silvestri propone un viaggio visivo e interiore che invita i visitatori a riscoprire una spiritualità ecologica. L’artista, noto per la sua lunga ricerca sulla sacralità nei testi religiosi, intreccia nella mostra riferimenti alla Laudato Si’ di Papa Francesco (nel decennale della sua pubblicazione) e al Cantico delle Creature di San Francesco (di cui si celebra l’ottavo centenario), creando una narrazione che esorta alla responsabilità verso il creato.
Le opere, cariche di simbolismo, colore e materia viva, trasformano l’angoscia per la crisi climatica in speranza, attraverso una visione che parte dall’interiorità per tradursi in azione. Silvestri, con il suo stile inconfondibile, invita alla contemplazione non di un Eden perduto, ma di un mondo ferito da guarire.
I quattro elementi feriti e la ceramica come memoria
Il percorso si articola attorno ai quattro elementi naturali – aria, acqua, terra e fuoco – in dialogo con la fragilità della condizione umana e le ferite ambientali. Particolarmente significativi sono i grafostrakon, opere in terracotta ispirate alle crepe della terra maremmana, simboli di fratture ma anche di resilienza.
Questa sezione della mostra rientra nel programma “Buongiorno Ceramica”, promosso dall’AICC (Associazione Italiana Città della Ceramica), grazie alla collaborazione con il presidente Massimo Isola.
Un tempo sacro per una nuova alleanza
La mostra si colloca in un periodo di forte valenza simbolica: il 20 aprile 2025, giorno in cui la Pasqua è stata celebrata simultaneamente da tutte le confessioni cristiane, coincide con l’ultimo giorno della Pasqua ebraica. Un momento straordinario di convergenza spirituale che invita al dialogo tra fedi, culture e coscienze.
Due giorni dopo, il 22 aprile, si celebra la Giornata Mondiale della Terra (Earth Day), occasione per riaffermare un patto universale di tutela ambientale. In questo contesto, l’arte di Silvestri si fa ponte tra cielo e terra, tra spiritualità e attivismo, tra memoria e futuro.
«Con Silvestri – afferma la curatrice Lia Beltrami – l’arte diventa un atto di responsabilità. Le sue opere non si limitano a denunciare, ma trasformano il dolore per il creato in speranza concreta, in linea con il programma Emotions to Generate Change, sviluppato insieme ai Dicasteri vaticani.»
Educare alla bellezza della Terra
Con il contributo organizzativo di Sara Silvestri, la mostra si apre alle nuove generazioni grazie a laboratori didattici e visite guidate per studenti, promuovendo un’educazione ecologica basata su bellezza, rispetto e consapevolezza.
In un’epoca segnata da crisi ambientali, guerre e divisioni culturali, Sacra. Ecologia dentro si propone come un ponte tra generazioni e fedi, un pellegrinaggio artistico e spirituale verso l’interiorità e la responsabilità condivisa.