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Il Regno

Recensione di Sapienza Antica Arte Contemporanea (Marcello Silvestri, Claudiana 2023) redatta da Domenico Segna e pubblicata dalla rivista Il Regno, n.10, maggio 2023.

Leggere le Scritture usando un pennello che intinge i colori in una tavolozza del tutto particolare: quella di un’energia che, come afferma Marcello Silvestri, scaturisce dall’ascolto della Parola. Tale ascolto si po- ne a questo artista, che usa la tela per dipingere e celebrare il creato e la scultura per immergersi nella materia della speranza, come un continuo farsi interrogare dai libri dell’Antico e del Nuovo Testamento a cui ha tentato, riuscendovi, di rispondere con queste 54 tavole.

Come afferma lo stesso Silvestri, risen- tendo forse di un’influenza ebraica, l’aldilà non è un problema che lo riguarda. La vera questione, infatti, è come anteporre alle varie confessioni di fede, che determinano le specifiche denominazioni ecclesiastiche, l’aggettivo cristiane.

Lontano da qualsiasi idea di arte santa, la ratio operandi che lo guida è la volontà che sapienza antica-arte contemporanea diventi sapienza contemporanea a partire dal- la parola di Dio, verso la quale le tavole dipinte sono una sorta d’intima riflessione, visibile omaggio, silenziosa preghiera.

Al riguardo il pastore battista Luca Maria Negro, nella sua Presentazione, evidenzia come il volume, contrariamente alla consueta prassi di porre le immagini a destra e il commento a sinistra, deliberata- mente abbia scelto di fare il contrario: è la Parola a porsi sulle pagine pari e le immagini su quelle dispari, in quanto la prima ha la precedenza su tutto. Ancora una volta il mondo ebraico spunta dietro questa scelta: il testo ebraico, infatti, si scrive e si legge da destra verso sinistra.

Con tale approccio culturale, artistico e spirituale Silvestri dispone le sue creazioni (creature di una creatura) a parti- re dalla Torah con la relativa Tavola 1 dedicata al O logos per giungere all’ultima, la 54, intitolata emblematicamente Il libro del- la vita.

Qui il colore, la materia, un libro aperto dalle pagine bianche su cui cadono lacrime color rosso sono commentati con le parole «I passi del mio vagare tu li hai contati, nel tuo otre raccogli le mie lacrime: non sono forse scritte nel tuo libro?» (Sal 56,9).